sabato 10 maggio 2008

Il commento di Giovanni Sartori sul nuovo Governo


Giovanni Sartori è semplicemente il più illustre politologo italiano; conosciuto in tutta Europa e tradotto in tutte le lingue. L'esame che ho sostenuto ieri, riguardante argomenti legati ai sistemi di Governo ed alla Politica dei paesi europei, non è stato altro che un sunto delle sue teorie ed idee al riguardo. Le sue opinioni sono valutate a peso d'oro nel contesto internazionale, Sartori è il padre della classificazione dei partiti politici nonché il più importante "docente" italiano di democrazia.

Oggi sul sito del Corriere della Sera è uscito un suo breve editoriale riguardante la formazione e l'effettiva competenza del nuovo Governo Berlusconi IV. Il politologo non si tira indietro nel criticare molte scelte effettuate dal nuovo Presidente del Consiglio, affermando che solamente 3 Ministri su 21 risultano essere competenti sui dicasteri a loro assegnati. Il Professor Sartori si riferisce ai Ministri Tremonti (Economia), Sacconi (Lavoro, Salute e Politiche Sociali) e Brunetta (Pubblica Amministrazione e Innovazione). Personalmente, per quanto la mia semplice opinione possa contare di fronte a quella dell'autore di molti dei miei libri di testo, credo che il Professore avrebbe dovuto menzionare un quarto dicastero che considero ben assegnato. Infatti la nomina di Frattini al Ministero degli Esteri mi è parsa una scelta molto azzeccata, vista la giovane età del Ministro e la sua già vasta esperienza acquisita presso la Commissione Europea della quale è stato vicepresidente nonché Commissario alla Giustizia, Libertà e Sicurezza.

Questa mia personale opinione rappresenta, però, l'unico appunto che mi sono sentito di fare sull'editoriale di questa mattina. Per il resto ritengo che tutto quello che il Professor Sartori ha scritto sia perfettamente calzante con il mio pensiero sull'argomento. E' da quando ho iniziato a fare studi politologici che mi sto chiedendo, senza risposta, come mai in Italia non riusciamo ad avere un Governo formato da veri e propri tecnici, in grado di individuare i veri problemi e fare un resoconto della situazione al Parlamento il quale, attraverso l'approvazione delle leggi, da gli strumenti giusti al Governo per risolvere la situazione.

L'operazione sarebbe così semplice, basterebbe seguire le regole sulla divisione dei poteri dettate da Montesquieu nel suo "L'esprit des lois", opera sulla quale si basano la maggior parte degli stati del pianeta e sulla quale anche la nostra Costituzione pone le fondamenta. Forse il motivo per il quale non riusciamo ad avere un Governo competente sta nel fatto che non conosciamo la nostra Costituzione? Certo, può essere, ma forse per qualcuno è più comodo pensare che l'Italia sia un qualcosa di diverso da un paese regolato dalle leggi. A buon intenditor poche parole.

3 commenti:

Name: Raffaele (21) ha detto...

Secondo il mio modestissimo parere, e' molto difficile mettere tecnici e politici veramente competenti nei loro ministeri per varie ragioni:

1) le elezioni magari possono alterare o mettere in difficolta' una coalizione, e quindi ci si trova "costretti" ad assegnare le poltrone a persone appartenenti a partiti che hanno ottenuto molti voti;

2) dato che io penso sempre male, magari si da in mano un ministero a degli incompetenti in modo che possa amministrarlo ed orchestrarlo qualcuno da dietro...

3)oppure, nel caso delle quote rosa, piazzare la prima che capita solo per dire che ci sono...

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Edo (e di conseguenza con Sartori) sulle competenze dei ministri. Concordo con Raffaele sull'importanza degli accordi di coalizione (i ministeri promessi alla Lega in anticipo e alla quota AN del PDL) anche se, per fortuna, non ci sono ministri dell'MPA o della DCA. Per la sua quota poi, Berlusconi ha voluto dei "fedelissimi" (Tremonti, Frattini, Buonaiuti, Letta) e poi per gli altri ministeri ha usato dei criteri un po' personali (Carfagna su tutti).

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato di aggiungere: toccherebbe ai partiti esprimere delle figure "competenti" in una qualche materia (un po' come ha fatto il PD a posteriori nel suo fantomatico governo ombra). Anche per non dare l'impressione di armata brancaleone (parlo di destra e sinistra in generale)