Il terrorismo psicologico delle pubblicità!!!

Distolgo un attimo l'attenzione dalle questioni internazionali per venire a trattare una cosa che, secondo me crea molta indignazione nei navigatori della rete. Scrivo questo post sul blog mentre ho aperta la pagina di un altro blog dove c'è un'insistente pubblicità che mi invita a scaricare suonerie a basso costo a suon di "urla di tifosi" senza sosta; per far smettere questa enorme rottura di scatole non mi rimane altro che chiudere un blog che mi sarebbe piaciuto visitare tranquillamente, magari leggendo quello che c'era scritto.

Sentire queste cose mi fa pensare come la pubblicità possa essere invadente ed ossessiva nella nostra vita e come sia capace di fare un vero e proprio lavaggio del cervello attraverso la pratica della violenza psicologica che a me piace chiamare anche "Terrorismo Psicologico".

La pubblicità arriva ovunque, negli anni '80 e '90 in televisione c'erano 3 o 4 reclames, adesso ci sono 3 o 4 minuti di pubblicità... se va bene, altrimenti si varia dai 5 ai 10 minuti. Tutto questo non basta ai proprietari delle merci in vendita, infatti martellano il telespettatore o il navigatore con i cosiddetti "banner" che appaiono ormai ovunque. Infatti in tutti i programmi televisivi, inclusi i film, ogni 10-15 minuti appare un banner con un prodotto da sponsorizzare, magari nel bel mezzo di una scena importante del film; il problema è che non sono nemmeno "banner" discreti, perché prendono una parte del video così grande in modo tale che sia impossibile non notarli.

Sulla rete poi basta passare il mouse su quello che sembra un normalissimo banner che subito si apre e invade ciò su cui sei concentrato impedendoti di leggere o comunque di farti i fatti tuoi senza interruzioni brusche. Non c'è un garante che possa impedire cose di questo genere? Dov'è finito il diritto al quieto vivere del cittadino? E' possibile che sia sufficiente pagare un sito per tartassare i navigatori con messaggi pubblicitari che invadono il loro pensiero?