lunedì 3 marzo 2008

Un paese miope.


La miopia è una malattia dell'occhio che, in parole povere, impedisce la chiara visione degli oggetti in lontananza, mentre ciò che si trova appena al di là del proprio naso è facilmente individuabile.

Dopo aver consultato i siti delle maggiori testate giornalistiche italiane il primo pensiero che mi ha attraversato la mente è che siamo un paese di miopi. Come è possibile, infatti, che la visita del Presidente Iraniano Ahmadinejad al Presidente Iracheno Talabani sia passata quasi inosservata? Come mai nessuno dei nostri era presente a commentare un momento storico per l'intera regione Mesopotamica? Iran e Iraq non sono forse poi così importanti se confrontati a Corona, alla strage di Erba, al delitto di Cogne o agli sfortunati fratellini di Gravina? Questi si che sono argomenti degni di una prima pagina, vero?

Solo La Stampa ha dedicato spazio alla notizia, mentre il Corriere della Sera ne ha dato solo l'annuncio il 14 febbraio, senza poi approfondire l'incontro.

Durante gli anni '80, quando ancora c'era Saddam Hussein alla guida dell'Iraq, iniziò una cruenta guerra fra questi due paesi, durata circa 8 anni (più della Seconda Guerra Mondiale, per intenderci) e costata ad entrambe le parti oltre un milione di morti. Il fatto che ora, dopo decenni di divisioni, Iran e Iraq si riconcilino deve essere considerato come una notizia degna di aprire un telegiornale, nonché di essere inserita nella prima pagina di ogni giornale e nella homepage di ogni sito di informazione. Tutto ciò per un semplice motivo: noi eravamo in quella zone fino a qualche mese fa, quindi ora non possiamo tranquillamente dimenticarcene.

Qualcuno potrà sostenere che Ahmadinejad ha commesso degli errori in passato, e che spesso ha attaccato verbalmente alcuni paesi limitrofi (tutti ricordiamo le frasi, queste si scritte sui giornali, contro Israele); ma seppur in ragione di ciò non si può omettere di trasmettere un atto di distensione, nonostante sia lecito non trovarsi d'accordo con un leader politico.

Ciò che bisogna imparare è dare il giusto peso alle notizie, perché non si può aprire il sito web di un giornale e leggere, dopo le solite, giuste notizie di politica interna, il nome di uno che a causa di 4 fotografie è diventato l'uomo più popolare d'Italia, così come non è concepibile tutto questo rumore per uno che ha mandato il calcio in rovina e adesso si candida per le elezioni.

Se non impariamo a togliere la spazzatura dall'informazione, come possiamo pretendere di toglierla dalle strade di Napoli?

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